: articoli tratti da Il Foglio, GQ, LINK Magazine, Rolling Stone, AD, Vanity Fair e Style Magazine del Corriere della Sera.
Campagne di sinistra, dai bigliettini agli "esemeski""Guerrilla Marketing", croce e delizia del candidato alle primarie.
Il Foglio - 11 Agosto 2005Inutile tentare di fare propaganda aprendo un blog che, dopo la prima settimana di produttiva euforia, non viene più aggiornato da nessuno; improduttive ed esose le cene elettorali ai ristoranti, anacronistici ormai i comizi in piazza. A volte lo strumento di propaganda politica più efficace può essere anche l’oggetto più banale e d’uso quotidiano, come ad esempio il post-it. Popolare, democratico, economico, accessibile e, soprattutto, partecipativo. Questo devono aver pensato i tipi di Proforma, l’agenzia di comunicazione già responsabile delle vittoriose e aggressive campagne di Nichi Vendola alla presidenza della regione Puglia e del sindaco di Bari Michele Emiliano, quando hanno proposto a Fausto Bertinotti di utilizzare i fogliettini gialli (strumento peraltro già ampiamente utilizzato per la promozione di film, prodotti e novità discografiche) come uno dei media alternativi da inserire nel marketing mix per la campagna alle primarie dell’”Unione” del 16 Ottobre.
Poco importa se i post-it (o meglio Post-it® come riportato nel sito del candidato, le regole della globalizzazione innanzitutto) fanno capo alla 3M, multinazionale statunitense da 18 miliardi di dollari accusata da alcune associazioni come il WWF di condurre e commissionare esperimenti su animali e che per anni ha prodotto sostanze tossiche come l’acido perfluoroctanico: Bertinotti alla presentazione della propria candidatura in una libreria romana ha semplicemente fatto riferimento a dei foglietti senza citare né marchi, né aziende.
La campagna in questione ha come titolo "Voglio" e per ora è solo attiva sul sito web di Fausto Bertinotti (http://www.faustobertinotti.it): dal 20 Agosto saranno poi distribuiti in tutti i comitati e i circoli di Rifondazione blocchetti di post-it con prestampata la scritta “Voglio” ed uno spazio vuoto che gli elettori potranno riempire a proprio piacimento inserendo ciò che desiderano chiedere a Bertinotti qualora diventasse il candidato della sinistra alle prossime elezioni: i post-it poi potranno essere attaccati sui muri delle strade, nei bar ed anche di fronte alla sede di Botteghe Oscure.
Strumento partecipativo si, ma pure pericoloso: il rischio infatti è quello di poterci trovare le peggiori castronerie che, pertanto, si intendono anche sottoscritte dallo stesso Bertinotti. Ma questo è il "guerrilla marketing" che tanto piace ai giornalisti del Manifesto e questi sono i rischi che si devono correre se si vogliono sperimentare strumenti e tattiche alternative.
Gli altri candidati per la campagna elettorale puntano invece sulla varietà dei mezzi di trasporto: Alfonso Pecoraro Scanio ha scelto di girare su e giù per lo stivale con una barca a vela, ovviamente a basso impatto ambientale, e con altri mezzi ecologici come autobus elettrici e biciclette. Romano Prodi per il suo tour nelle piazze italiane ha invece puntato tutto su un TIR giallo lungo 15 metri che funzionerà anche come palco per ospitare incontri e dibattiti. Insomma, niente di nuovo sul fronte occidentale.
Qualche nuova arriva invece dalla Russia: dopo decenni di falce e martelli, bandiere rosse e slogan prolissi, i comunisti russi stanno considerando l’opportunità di utilizzare come mezzi principali per la propria propaganda i messaggi del telefonino (esemeski), internet e forme di street advertising come i graffiti. L’obiettivo è quello di allargare la base, formata essenzialmente da pensionati che supportarono e salvarono il partito per difendere i propri risparmi dalla forte inflazione dei primi anni Novanta, ed attirare l’attenzione dei giovani russi. Il problema è che a seguito delle ultime elezioni del 2003 il partito ha perso anche il minimo controllo sulla televisione e in generale sui mezzi d’informazione. Gennady Zyuganov, presidente del partito comunista russo, durante uno degli ultimi congressi ha esplicitamente comunicato di voler utilizzare e valorizzare il brand del partito. Magari si farà consigliare direttamente dalla Nokia.