: articoli tratti da Il Foglio, GQ, LINK Magazine, Rolling Stone, AD, Vanity Fair e Style Magazine del Corriere della Sera.
LA SETTIMANA INCOMTv da leggereQuattro nuovi magazine-palinsesto nel giro di due settimane (il piccolo schermo è un pretesto).
Il Foglio - Sabato 12 Febbraio 2005Deve essere successo così. Un giorno il dirigente di un grosso gruppo editoriale italiano si è trovato di fronte ad un’edicola per comprare i giornali per la famiglia e qui si è improvvisamente accorto che: Tv Sette non usciva più da un pezzo, Tv Sorrisi e Canzoni era esaurito, il RadioCorriere Tv metteva tristezza solo e che, insomma, c’era bisogno di informazione televisiva come il pane. Tutto questo veniva raccontato e ribadito il lunedì in riunione. E deliberato.
Poi, secondo la regola editoriale tutta italiana dell’insider trading e del "me too", i restanti grossi gruppi italiani, come tessere di un domino, si sono buttati anche loro nell’impresa. Risultato: nel giro di due settimane ci siamo ritrovati con quattro nuovi magazine che parlavano di tv.
Per comprendere il perché di tanto accanimento e, soprattutto, per capire se ce n’era davvero bisogno,anche noi siamo andati in edicola e li abbiamo comprati.
I giornali in questione sono due quindicinali (Magazine TV e 2Tv) - un formato, quello del bisettimanale, di grande successo in Germania e Francia per i televisivi - e due settimanali (Star+tv e DiPiù Tv). Tre i gruppi editoriali coinvolti: il gruppo Espresso, il lanciatissimo Cairo Editore e Mondadori le cui due nuove testate si aggiungono al già ricco portafoglio formato da Sorrisi, Tele Più e Guida Tv arrivando così ad avere circa il 70% di quota di mercato sui periodici televisivi.
Ciò che unisce tutte e quattro le riviste è il basso prezzo e una grafica cheap e vivamente sconsigliata ai daltonici. Diciamo subito, a scanso di equivoci, che l’unico giornale in cui si percepisce un progetto editoriale, l’unico ad avere un confezionamento e una impaginazione efficace è il Tv Magazine del Gruppo Espresso.
Tommaso Monicelli, nipote del regista Mario ed ex caporedattore del Venerdì di Repubblica, ha creato un giornale pieno di servizi, notizie e anticipazioni del mondo televisivo, una discreta segnalazione dei migliori programmi e film divisi per genere e, infine, una parte dedicata ai palinsesti e alle programmazione dei canali terrestri completa e con una buona selezione di quelli satellitari.
Il linguaggio è piuttosto vivace e non privo di inesattezze: si scopre così che il programma di Chiambretti ha "ottime recensioni al bar" e che la serie "Desperate Housewives" si svolge in un sobborgo a cinquanta chilometri da Manhattan quando invece, per volere stesso degli autori, non viene mai svelata l’esatta ubicazione di Wisteria Lane.
2tv, l’altro quindicinale targato Mondadori, è assai più povero nei contenuti, non ha informazione radiofonica e accoglie una selezione limitata della programmazione dei canali satellitari, ad esempio mancano i palinsesti di Jimmy, Sky Cinema Autore e di tutti i RaiSat. Viene quindi da pensare che si stato fatto solo per contrastare il rivale Tv Mag.
I due settimanali, rispetto ai precedenti magazine, si differenziano dal fatto che i programmi tv sono solo un pretesto per raccontare gossip e retroscena dei personaggi tv. Star+ Tv, il settimanale Mondadori, è diretto da Vittorio Corona che pare si sia completamente dimenticato la grafica briosa, patinata e accattivante che aveva caratterizzato due sue memorabili creature anni ottanta, ovvero Moda e King. L’impianto grafico e i contenuti qui sono molto simili a quelli di mille altri settimanali gossip che inondano da tempo le nostre edicole e che lo fanno diventare il "reality magazine" italiano, come è stato definito dalla stessa Mondadori. La parte dedicata ai palinsesti è precisa identica a quella di 2Tv, una sinergia editoriale sfruttata, evidentemente, fino all’ultimo.
Per ultima c’è DiPiù Tv, l’extension line del popolare settimanale diretto anch’esso da Sandro Mayer: dal basso dei suoi venti centesimi (il prezzo di lancio) e dall’alto del 1.050.000 copie di tiratura (la settimana scorsa erano un milione, vedrete che la settimana prossima saranno un milione e cento, quelli di Cairo fanno così..) DiPiù Tv è il magazine più glossy e trash del quartetto. Ed è pieno di idee, molte delle quali imbarazzanti, ma che certo non ti lasciano indifferente: le foto e gli autografi da ritagliare (e poi da attaccare dove? Sul diario?), i memoriali dei misconosciuti personaggi della fiction, i consigli giornalieri "della nonna" su come vedere la televisione, le dieci pagine dell’oroscopo, il parlare di corna e tradimenti delle starlette tv senza dimenticarsi però di segnalare quotidianamente la programmazione di Tele Padre Pio a fianco di E! Entertainment, sono solo alcune delle “perle” che ti costringono ad acquistarlo anche la prossima settimana.