: articoli tratti da Il Foglio, GQ, LINK Magazine, Rolling Stone, AD, Vanity Fair e Style Magazine del Corriere della Sera.
Harry, Sally, Ingrassia
Una commedia perfetta approda sul palcoscenico milanese per la gioia di spettatori masochisti.
(La settimana Incom)
Il Foglio, Sabato 22 Gennaio
di Michele Boroni
E’ un impulso masochista quello di ostinarsi a volere assistere a rappresentazioni in forme diverse di opere che, nella versione originale, sono oggettivamente perfette. Sarà per l’intrinseca soddisfazione nel dichiarare poi con voce ferma frasi del tipo "il libro era tutt’altra cosa" o "era molto meglio il film". Sarà perché c’è chi, ancora più sadomasochisticamente (e astutamente) continua a produrre questi adattamenti. Sarà quel che sarà, ma la versione teatrale di "Harry ti presento Sally" di Nora Ephron poteva essere un buon pretesto per chi come il recensore qui e come molti trentenni e qualcosa, diserta da anni le sale teatrali in favore delle più soddisfacenti visioni prolungate di serie tv americane in dvd.
Il film del 1989 di Rob Reiner è ancora oggi, nonostante i maglioni di lui e le capigliature di lei, un film mirabile e attuale. Mirabile perché splendidamente scritto e interpretato, attuale perché affronta, con un lieto fine che non prevedeva sequel, l’annoso tema del rapporto amicizia-amore-sesso tra uomo e donna.
Le premesse all’entrata del Teatro Nuovo, dove veniva rappresentato l’adattamento teatrale curato da Giorgio Marianuzzo, non erano le migliori: la versione inglese interpretata da attori da sitcom (Luke Perry, il Dylan di "Beverly Hills 90210" e Alyson Hannigan, la lesbica di "Buffy l’ammazzavampiri") non aveva entusiasmato, e chi l’aveva visto era uscito dal teatro fremendo dalla voglia di noleggiarsi il dvd.
Ma il recensore qui ha commesso un errore imperdonabile: la sera precedente alla prima milanese è stata dedicata alla visione, in compagnia di un gruppo di amici, del film in dvd (insieme a Colazione da Tiffany e C’è posta per te). E si è vista una New York splendidamente fotografata in tutte le stagioni, riconosciuti bar, ristoranti e negozi e mille altre location che ovviamente si perdono nella versione teatrale. Abbiamo anche apprezzato la recitazione tutta mezzi toni, sguardi e silenzi dell’ottimo Billy Crystal: Gianpiero Ingrassia, al contrario, estremizza il personaggio, lo rende isterico e sopra le righe, praticamente una macchietta e così le stesse battute da comico ebreo-newyorkese hanno qui il sapore delle barzellette del Bagaglino.
Abbiamo trovato geniali anche gli inserti stile documentario delle vecchie coppie che raccontano il loro primo incontro e che inframezzano le vicende di Harry e Sally, inserti che il regista Daniele Falleri ha ritenuto opportuno non inserire.
Infine tutti quanti siamo stati d’accordo nel dire che Meg Ryan pre-botox era proprio carina, simpatica e credibile, in una sola parola, perfetta nel ruolo: sul palcoscenico Marina Massironi regge benissimo il confronto.
Un errore imperdonabile quello di aver visto il film prima della rappresentazione teatrale, un errore che ci ha fatto ricadere nel più squallido del cliché.
"I ristoranti per gli anni ottanta sono ciò che i teatri erano per gli anni sessanta" è la frase scritta da Joe (l’amico di Harry) sul New York Magazine e che Marie (l’amica di Sally) cita durante la cena a quattro, quella in cui poi i due se ne vanno anzitempo. Ora non è proprio così. Forse ora è vero il contrario, dal momento che al teatro adesso puoi trovare i concorrenti del Grande Fratello o le letterine come in un qualsiasi ristorante alla moda.
Resta ancora da capire a cosa possiamo paragonare la visione in casa con amici di interi cofanetti di serie tv o saghe cinematografiche in dvd.
“Harry ti presento Sally” di Nora Ephron con Gianpiero Ingrassia e Marina Massironi. Regia Daniele Falleri. Al Teatro Nuovo di Milano, fino al 6 Febbraio.