: articoli tratti da Il Foglio, GQ, LINK Magazine, Rolling Stone, AD, Vanity Fair e Style Magazine del Corriere della Sera.
SEMPRE CONNESSI
Style - Luglio 2006
In inglese “under my thumb” (sotto il mio pollice) significa “tenere in pugno”, nel senso di possedere e dominare. Mick Jagger titolò così una canzone dei Rolling Stones, dedicandola alla donna che in passato lo aveva reso succube: correva l’anno 1966.
Oggi sotto i nostri pollici ci sono i tasti dei giocattoli
tecnologici: utilissimi, ma che spesso rischiano di sovrastarci.
Prendiamo ad esempio il Blackberry. Oggetto di culto, vero e propria metafora di questi tempi: l’imperativo è rimanere sempre connessi, non staccare mai, poter essere raggiunti via email in ogni luogo e a ogni ora. Il Blackberry è ormai
sinonimo dell’email mobile: una volta provato è difficile separarsene.
In alcuni casi si parla di vera e propria “dipendenza da Blackberry”: l’esasperazione tutta americana ha portato alcuni alberghi a predisporre per i propri clienti un servizio di disintossicazione dall’abitudine di controllare continuamente in modo ossessivo la propria posta elettronica.
In Italia, dove grazie al cielo siamo più pragmatici, la schiera dei Blackberry’s fans sta crescendo: Raffaello Napoleone, amministratore delegato di Pitti Immagine, dichiara che il Blackberry gli ha cambiato la vita, in meglio.
“Mi consente di lavorare praticamente ovunque. La dimensione contenuta e la qualità delle performance permettono di portarmi dietro meno cartellette, dal momento che posso stampare documenti e allegati quando arrivo a destinazione”. “Un mezzo di comunicazione fenomenale” sostiene Simone Piattelli giovane responsabile della stampa estera di Confindustria “ormai non posso piu' farne a meno.” L’“always on” ha anche altri tipi di rischi: ad esempio, ai rompiscatole non è più possibile addurre pretesti del tipo "scusa ero occupato" o "stavo fuori ufficio".
Ma poco importa, l’oggetto è così utile e prezioso da passar sopra a certi possibili limiti. L’art dealer Manfredi Della Gherardesca confessa “Sono schiavo ed entusiasta del Blackberry: nel dilemma lo uso tutto il tempo.”
E intanto i nostri pollici sono a rischio di lesioni da stress ripetitivo. Ma anche per questo c’è il rimedio: alcune Spa infatti offrono speciali massaggi alle mani per gli utenti Blackberry, con balsamo profumato, asciugamani caldi e tè.
La Settimana Incom
“COESI SE VI PARE”
ELIO E LE STORIE TESE + CLAUDIO BISIOIn Italia gli spettacoli ibridi che mescolano generi diversi non hanno mai avuto successo. Il teatro-canzone di Giorgio Gaber rappresenta la straordinaria eccezione che conferma la regola. Il tentativo di organizzare una tournee che unisse il pop-rock surreale degli Elio e Le Storie Tese con il cabaret di Claudio Bisio che, fuori dallo schermo tv, si “trasforma” in comico colto, non era impresa facile. E’ anche vero però che la carriera di Bisio si è intersecata spesso con quello della band milanese: nel 1991 Bisio pubblicò “Patè d’animo”, disco scritto e prodotto dagli Elii e che conteneva anche “Rapput”, quel rap che, mixando Pink Floyd e Lucio Battisti, raccontava di vacanze in Grecia della fidanzata di Bisio con amica e pescatori greci. Rocco Tanica, tastierista della band, è poi da anni suo fedele autore di testi, nonché l’artefice delle geniale imitazione di Ivano Fossati, (Vano Fossati, “cantore dell’allegrezza”) una delle cose più divertenti viste quest’anno a Zelig e che ovviamente viene riproposta nello show. L’alchimia quindi è presto fatta.
Lo spettacolo “Coesi se vi pare” in pratica è un concerto degli Elio e Le Storie Tese in cui Bisio interviene, fa da spalla, canta e costruisce nuove gag. Il set sul palco è composto da un malinconico arredamento d’appartamentino anni 60, che viene presto smantellato durante l’esecuzione di “Pignorava”, un vecchio classico degli spettacoli di Bisio qui trasformato in un piccolo musical. Gli EELST fuori da logiche promozionali (non vi sono dischi in uscita) e in un contesto più adulto e maturo, riescono a dare il meglio di loro stessi: si possono quindi permettere di eseguire quei pezzi meno conosciuti, ma che meglio si prestano ad una rappresentazione più teatrale come “La saga di Addolorato” o anche la mozartiana “Signor Speziale/Farmacista”.
Sembra anche che gli Elii abbiano fatto pace con i loro vecchi cavalli di battaglia: nei concerti degli ultimi anni il gruppo tendeva a stravolgerli sia nel testo che nella musica, allo stesso modo - con le dovute proporzioni - con cui Bob Dylan approccia ai suoi pezzi più noti. Canzoni come “Cara ti amo”, “Mio cugggino” e “Tapparella” sono ormai diventati dei piccoli classici pop e, come tali, vanno rispettati.
Le cose migliori sono senza dubbio i pezzi creati “ad hoc” per lo spettacolo, come la riedizione di “Pierino e il lupo” (qui trasformata in “Pierino è il Lupo” con la storia e il tema portante modificati per non pagare la SIAE agli eredi di Prokofiev) con Elio in una pregevole performance con flauto traverso, o la lunga telefonata tra Faso, il bassista del gruppo, e Claudio Bisio nei panni dell’operatore del servizio telefonico di cui lo stesso comico è testimonial. Ma anche la versione italiana del “Taglialegna”, storico pezzo dei Monty Python, il gruppo inglese colto e dissacratorio che è una delle principali fonti di ispirazione della band milanese. Meno riusciti, forse, i monologhi di Claudio Bisio, già sentiti in più di un’occasione.
Quasi due ore e mezzo di risate e ottima musica - tecnicamente gli Elii sono tra i migliori musicisti italiani sulla piazza – che, verosimilmente, migliorerà e si perfezionerà data dopo data (qui si è vista la seconda tappa del tour, quella di Viareggio). Come tradizione di ogni concerto degli EELST, si può acquistare all’uscita il cd brulè, ovvero la registrazione della prima parte dell’esibizione appena vista. Per alcune date è previsto anche il dvd.
“Coesi se vi pare” – Elio e Le Storie Tese & Claudio Bisio, in tour fino al 28 Luglio. Queste le prossime date: 11 Sesto Fiorentino, 13 Mantova, 14 Cattolica, 15 Vigonza, 16 Salò, 18 Roma, 19 Caserta, 20 Benevento, 22 Spello, 23 Imola, 24 Civitavecchia, 25 Chieti, 27 Torino, 28 Milano.